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Ultimo giorno Forex del 2016: un riassunto

Siamo arrivati finalmente all’ultimo giorno di contrattazioni Forex dell’anno. Molti tireranno un sospiro di sollievo, in quanto non è stato certamente un anno facile per i trader forex. L’annata si è chiusa addirittura con una vittoria di Trump, che ha portato il Dollaro USA a chiudere il 2016 con un guadagno di tutto rispetto.

L’EUR invece ha chiuso l’anno peggio che mai, con un perdita di circa il 5% durante l’ultima settimana del 2016. Ma niente in confronto a ciò che è riuscito a fare il Dollaro Australiano, che nell’ultima settimana del 2016 ha perso circa il 10%.

Il volume degli scambi più basso durante questa settimana ha messo il dollaro sotto pressione, in quanto mercati cercano di portare a casa i profitti in vista del nuovo anno, con un certo grado di incertezza sul fatto che il rally possa continuare a pesare sul dollaro negli ultimi giorni dell’anno.

È certamente un periodo insidioso per fare trading, l’EUR ha raggiunto un massimo intraday di $ 1,0652 nella sessione asiatica prima di scendere di nuovo a $ 1,0530 al momento della scrittura dell’articolo, senza i dati economici o notizie di mercato che abbiano causato il picco; non si è trattato comunque di un qualcosa estremamente pericoloso come il recente flash crash della sterlina, ma si tratta certamente di un evento che è ancora ingiustificato, sicuramente facilitato dai bassi volumi di questi giorni.

I dati macroeconomici fuori della zona euro sono rimasti relativamente stabili nelle ultime settimane, ma la realtà è che ci sono un sacco di venti contrari per i mercati europei, in quanto il rischio geo-politico dovrebbe essere in aumento già dal 2017.

I rischi più noti sono naturalmente il possibile svantaggio per l’economia europea di veder continuare la sterlina a indebolirsi e la Gran Bretagna che potrebbe essere costretta ad una Brexit repentina.

I rischi potrebbero arrivare anche per il Dollaro dal 20 Gennaio in poi, quando si insidierà Trump.

Il 2017 sarà l’anno in cui i mercati saranno molto attenti per eventuali indicazioni su quando Trump potrà avviare il pacchetto di stimolo fiscale anticipato, cominciando dunque a speculare sulle tempistiche della FED per il primo dei 4 rialzi dei tassi.

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